Sono nel pieno della preparazione i campi estivi delle associazioni parrocchiali, momento forte di vita comunitaria e di educazione dei nostri ragazzi.
Dal 13 al 20 luglio nei già frequentati spazi dal Cuel dal Nibli a Cesclans nel Villaggio Scout “Aldo Braida” ci sarà il campo di gruppo degli Scout (lupetti, esploratori, clan con i capi).
Dal 21 al 27 luglio com’è consolidata tradizione l’A.C.R. sarà invece Casadorno. Immersa nel verde dei boschi del monte Talm, nel cuore della Carnia in quel di Rigolato.
Da queste righe un sentito ringraziamento agli educatori e capi per il grande impegno nell’organizzare queste attività tanto attese dai ragazzi e che offrono un sapore particolare al loro tempo di vacanze.
Campi scout
Fervono i preparativi per il Campo estivo che quest'anno per il gruppo del Gradisca 1° sarà di gruppo (lupetti, scout e capi/clan) in località Cesclans sopra il lago di Cavazzo, luogo che conserva la bella e preziosa memoria di una grande capo scout cormonese, Aldo Braida. I campi sono la felice conclusione dell’anno associativo, ma diceva Baden Powell, “non si arriva ad una meta se non per ripartire”. Ed allora sono anche il trampolino di lancio per esserci anche il prossimo anno, cioè per vivere la fedeltà scout. Un cammino quello scout che potrebbe avere come motto : “Duc in altum – prendi il largo” (Lc 5,4). Un invito, che sa di sfida, e che nell’Enciclica per il nuovo Millennio voleva proprio aprirci a più ampi orizzonti che Papa Francesco in questi mesi ha poi tradotto con l’ «andare nelle periferie esistenziali dell’umanità » Questa esortazione, se da una parte risuona oggi per noi come un invito a fare memoria grata del passato, e qui è importante menzionare la tradizione scout, ma anche il cammino, la vita, la storia dei singoli gruppi che non bisogna dimenticare, dall’altra chiede di vivere con passione il presente e di aprirci con fiducia al futuro. Il Campo di Gruppo offre l’opportunità di vivere anche alcuni momenti comuni e di far vedere ai più piccoli, che possono essere i lupetti ma anche gli esploratori e le guide, i loro amici di più grandi, far toccare con mano la progressione nella vita scout, che un futuro concreto sta loro davanti. Per i capi però è il tempo e luogo preziosi anche per assumere i “panni” di Giovanni Battista, non credersi cioè i Messia di turno, ma coloro che preparano la strada per l’esperienza, l’incontro personale di bambini, ragazzi e giovani con il Signore.
Al campo sarà presente il diacono don Giulio Boldrin e per alcuni giorni il parroco per far sperimentare la presenza della Chiesa, con la tenerezza e i sacramenti ma anche l’essere Chiesa in cammino.